Tre sughi del Salento da provare almeno una volta
23 Settembre 2021La penisola salentina è un luogo magico dove a tutti noi è capitato almeno una volta di aver trascorso una bella vacanza di mare. Ma non solo. Ciò che caratterizza il Salento è anche una gastronomia superlativa. Spendiamo oggi due parole sui primi piatti e conosciamo almeno una volta nella vita.
Sugo al pomodoro con ricotta forte
Tra i sughi del Salento più inusuali e inaspettati per chi non conosce il Salento è quello con pomodoro e ricotta forte. Sicuramente se non l’avete mai sentito nominare non ne conoscete nè il sapore nè l’odore inconfondibile. E’ molto particolare, o lo si ama o lo si odia. Ma siamo abbastanza convinti che lo amerete. La ricotta forte fa parte dei prodotti tipici salentini. In Salento è anche chiamata ricotta schianta, ascuanta o ascuante, che vuol dire appunto “molto forte”. E’, di fatto, una ricotta inacidita in modo controllato. Un pò come accade ai formaggi erborinati, che presentano muffe controllate.
Dunque, il sugo in questione è un sugo di pomodoro semplice, possibilmente fatto in casa. La classica passata artigianale del Salento, insomma. Lo si cuoce per bene, poi si spegne quando è pronto. Intanto si cuoce la pasta. Quando la pasta è cotta, si prende una ciotolina di sugo e vi si aggiunge un cucchiaio di ricotta forte. Si mescola affinché la ricotta si sciolga. Infine si condisce la pasta con il sugo di pomodoro semplice e si irrora con quello contenuto nella ciotolina, che sarà naturalmente più forte e pungente.
Tutti i vini rossi del Salento si adattano bene a questo tipo di sugo. Quanto al formato di pasta, potete usare le sagne incannulate o le orecchiette, magari orecchiette fatte a mano.
Sugo al pomodoro con ricotta salata
Una variante del sugo proposto or ora è quella con ricotta salata. Tra i sughi del Salento quello con ricotta salata è altresì originale ma forse più delicato rispetto a quello con ricotta forte. Mentre la ricotta forte si presenta in vasetto, la ricotta salata si presenta invece sotto forma di forma di formaggio. Affettatela e grattugiatela, se vi piace anche con una grattugia a fori larghi. Dunque preparate la pasta fresca salentina nei formati classici e condite con il sugo di pomodoro fresco. Completate irrorando con ricotta salata grattugiata, proprio come fareste con del buon Grana Padano.
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Anche il secondo dei sughi del Salento da provare almeno una volta nella vita si abbina molto bene con un buon vino rosso. Scegliete tra i vini rossi del Salento: Primitivo o Negroamaro andranno benissimo.
Sugo ai ceci
Infine, lasciamo da parte i sughi del Salento a base di pomodoro e spostiamoci su un sugo a base di legumi. Penserete: ma che banalità, una pasta coi ceci! Ebbene no, il sugo ai ceci salentino è qualcosa di veramente originale, saporito e diverso dal solito. Vediamo brevemente di che si tratta. Innanzitutto dovete sapere che questo sugo ha un nome ben preciso che lo lega strettamente al formato di pasta con il quale solitamente si serve: questo nome è “ciceri e tria”, cioè pasta fresca fatta in casa a forma di tagliatelle (tria) con i ceci (ciceri). La pasta e ceci alla Salentina si distingue da una comune pasta e ceci per diversi motivi:
- perchè solitamente si prepara a partire da ceci secchi non in scatola provenienti proprio dal Salento
- perchè solitamente questi ceci sono cotti in un’apposita teglia di terracotta, la cosiddetta pignata in terracotta
- perchè una parte di questi ceci è trasformata in una straordinaria crema, avvolgente e saporita (dunque non è solo pasta con ceci)
- perchè la ciliegina sulla torta sono dei “nastri” di tria fritti che decorano il piatto e lo rendono irresistibile
Per questo piatto potete anche abbinare uno dei tanti vini bianchi del Salento.