Olio del Salento: cosa vuol dire avvinato?

Olio del Salento: cosa vuol dire avvinato?

20 Dicembre 2021 0 Di Ilaria
Condividi il Salento

Sull’olio di oliva, che sia olio del Salento, olio pugliese o anche olio di altre regioni italiane, c’è davvero tutto un mondo da scoprire. L’olio di oliva è un prodotto eccezionale a patto che la sua qualità sia buona e che sia prodotto nei modi e nei tempi corretti. In commercio come sapete vi sono innumerevoli tipologie di olio e la frode è sempre dietro l’angolo. I grandi marchi della GDO spesso sono protagonisti di queste frodi, in quanto sovente si trovano a dover rientrare determinati margini di guadagno accontentando la filiera e non ultimo il consumatore, che chiede prezzi sempre più competitivi. Il risultato è il rischio di acquistare un olio di oliva di qualità non sempre eccellente, non sempre extravergine (spesso semplicemente vergine) e spesso anche caratterizzato da qualche piccolo difetto. Tra questi difetti menzioniamo oggi l’olio di oliva avvinato. Cosa vuol dire olio di oliva avvinato? Scopriamolo assieme. 

Olio del Salento: se è avvinato, cosa vuol dire?

Le parole della degustazione dell’olio sono innumerevoli. Un po’ come accade nel campo della degustazione del vino. Il lessico è ricco e specifico e ad ogni parola o termine corrisponde un ben preciso significato. Come sapete per quanto riguarda la degustazione dell’olio il primo dei cinque sensi coinvolti è sicuramente l’olfatto. Un esperto di olio di oliva sa dare una valutazione precisa già a partire dall’esame olfattivo. Sicuramente uno dei difetti più facili da individuare è proprio quello dell’avvinato, perché è più evidente,

LEGGI ANCHE  I mari del Salento invasi da una pianta aliena

L’olio di oliva si percepisce come avvinato quando ha subito una serie di fermentazioni che ne hanno alterato il gusto. Questo tipo di risultato sgradito si può avere quando le olive sono lasciate nelle cassette troppo a lungo prima di essere lavorate e trasformate il olio. Oppure se hanno preso troppo calore. I motivi possono essere diversi, ma in buona sostanza quello che accade è che gli zuccheri presenti nelle olive fermentano dando vita all’acido acetico. L’avvinato è il risultato di questo processo e dà adito ad una sensazione olfattiva poco gradevole.

Ovviamente abbiamo fatto riferimento all’olio del Salento perchè in questo magazine ci occupiamo di Salento, ma l’olio di oliva avvinato può essere pugliese, calabrese, toscano, greco, spagnolo e di qualunque altro luogo del mondo. E’ un difetto che non conosce confini!

All’avvinato non c’è rimedio, anzi, non può far altro che peggiorare. Se vi capita di trovarvi tra le mani un olio di oliva avvinato, provate a memorizzarlo, così vi sarà facile ricordarvelo anche in futuro. Ricordate che l’avvinato non è solamente un odore sgradevole ma è una condizione tale per cui un olio cessa di essere extravergine. Imparare a riconoscere i difetti dell’olio vi aiuta a gustare l’olio in tutta la sua bontà ma anche a prendervi cura di voi stessi, evitando di consumare un olio con difetti, che sicuramente avrà anche perso parte delle sue proprietà nutrizionali.

LEGGI ANCHE  Patè e creme pugliesi: un'idea, tanti usi