I segreti dei contadini del Salento: le previsioni meteo

I segreti dei contadini del Salento: le previsioni meteo

11 Luglio 2023 0 Di Ilaria
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I contadini del Salento custodiscono e tramandano innumerevoli segreti sin dalla notte dei tempi. Segreti sulla gestione dei campi e degli ortaggi, sull’andamento delle stagioni e sull’interpretazione dei piccoli grandi segnali che indicano e presagiscono il passaggio da una stagione all’altra, un cambiamento metereologico, l’arrivo della tramontana e molto altro. Conoscere l’ambiente e il clima sono le basi per ottenere il massimo dal terreno che si lavora. E allora, scopriamo assieme qualche curiosità sul tema. 

I saperi contadini, un tesoro da custodire e tramandare nel tempo

Laddove oggi abbiamo una lunga serie di professionalità tra cui agronomi, periti agrari, paesaggisti, biologi e chi più ne ha più ne metta, una volta c’era il contadino. Il furese, per dirlo in maniera dialettale. Era lui a gestire il campo e le coltivazioni, a fare potature ed innesti, (in tal caso a dire il vero qualche professionalità esterna si interpellava volentieri), ma anche a fungere da meteoroologo. In che modo? Scopriamolo subito.

Previsioni del tempo all’epoca dei contadini del Salento: parola d’ordine, calende

Si diceva un tempo che per sapere che tempo farà l’anno prossimo è sufficiente osservare le calenne (o meglio, le calende). Non si tratta per nulla delle calende greche. Si tratta di una abitudine che ai tempi si tramandava di padre in figlio. La tradizione rurale è fatta di tantissimi di questi usi che – anche se oggi sono stati soppiantati da metodi più scientifici e meno empirici – trovano ancora largo spazio nelle conversazioni quotidiane di molte famiglie. In pratica, si utilizzavano le calenne per fare una previsione del tempo relativa all’anno successivo.

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La previsione in questione, spesso eseguita dai contadini del Salento, ma anche da quelli di molte altre regioni italiane, si eseguiva in dicembre. Ma perchè si chiamano calende? Molto semplice: perchè per eseguire queste previsioni serviva un calendario, sul quale prendere nota delle condizioni meteo attuali.

Come si eseguiva la previsione in occasione delle calende?

In pratica si annotava sul calendario il meteo di mattina, pomeriggio e sera di parte del mese di dicembre, sino all’Epifania. I giorni dal 13 al 24 dicembre rappresentavano le dritte, mentre i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio le rovesce.

Ecco il metodo che i contadini del Salento applicavano

Dal 13 al 24 dicembre si otteneva indicazione relativamente alla prima metà del mese dell’anno, cominciando da gennaio in avanti. Dal 26 dicembre sino al 6 gennaio, si otteneva invece indicazione relativamente alla seconda metà del mese dell’anno, partendo da dicembre e andando a ritroso. Un metodo empirico e curioso, che però vi consigliamo di provare.